Sono davvero inarrestabili gli atleti del gruppo tandem della nostra Polisportiva. Per il terzo anno consecutivo propongono un viaggio nel cuore del Piemonte. Dopo il Tour delle Langhe (2021) e il Tour dei birrifici piemontesi (2022), ora è la volta del Tour del Monferrato. Dal 10 al 13 giugno, 6 equipaggi tandem, affiancati da 4 ciclisti singoli (per un totale di 16 partecipanti) percorrono un itinerario di oltre 300 km, con un dislivello complessivo di 3.800 m, a cavallo tra le province di Torino, Asti e Alessandria.
Tutti gli atleti partecipanti hanno alle spalle un buon allenamento e un’intesa costruita negli anni. Sì, perché, in un equipaggio tandem, entrambi i ciclisti giocano un ruolo di primo piano. La guida vedente, che occupa il posto anteriore, imprime al mezzo la direzione, ma il pedalatore non vedente, seduto dietro, non si limita a “lasciarsi trasportare”. Al contrario, deve contribuire, con i movimenti del proprio corpo e con la velocità della pedalata, al buon andamento del veicolo. Ecco perché tra i due serve una piena sintonia. In questo caso, oltre all’affinità sportiva, i partecipanti possono contare su quel clima di amicizia e spensieratezza, con un pizzico di goliardia e autoironia, che da sempre è il sale della Polisportiva.
Il gruppo esplorerà il Monferrato, terra bellissima, di colline digradanti, di ottimi vini e delizie culinarie, ma anche di tesori architettonici e culturali (alcuni dei quali al di fuori dei tradizionali percorsi turistici). Il primo giorno, dopo la partenza dalla sede torinese dell’associazione e una breve sosta nel Parco del Valentino per una foto di rito, il gruppo raggiungerà Colle don Bosco (Asti) e successivamente si sposterà a Serralunga di Crea (Alessandria). Nei due giorni successivi, tutte le tappe saranno in territorio alessandrino. Lunedì la carovana raggiungerà Vignale Monferrato, dopo una sosta a Fubine. Martedì, conclusa una serie di giri e scollinamenti, con passaggio da Cella Monte, è previsto l’arrivo a Terruggia. L’ultimo giorno si ritorna a Torino, passando per Aramengo d’Asti.
Le opportunità di visita e scoperta, lungo il percorso, sono tantissime. Vi sono punti di riferimento religiosi, come i luoghi dell’infanzia di San Giovanni Bosco o il Santuario della Madonna di Crea, ma vi sono anche edifici di alto valore storico, dal castello di Gozzano agli “infernot”, locali sotterranei, tipici della tradizione monferrina, usati per custodire il vino imbottigliato. E naturalmente, tra una tappa e l’altra, ci sarà tempo per sostare in ristoranti e agriturismi della zona, gustando i piatti tipici della tradizione contadina piemontese, irrorati da qualche buon bicchiere di Barbera o Grignolino.
«Anche quest’anno ci regaliamo la gioia di un tour dall’alto valore inclusivo» commentano Ivano Zardi e Giuseppe Valentini, Presidente e Vicepresidente della nostra Polisportiva. «In un’esperienza di questo genere vi sono tanti ingredienti preziosi: lo sport come strumento di crescita e disciplina personale, ma anche l’incontro tra persone con e senza disabilità visiva. Tutto questo stando a contatto con la natura e con l’arte, in un contesto di grande serenità e amicizia».