I nostri atleti del gruppo tandem hanno concluso una nuova e avvincente avventura. Per il quinto anno si sono cimentati in un’impresa di grande valore sportivo e umano. Dopo il viaggio da Torino a Venezia (2019), il Tour delle Langhe (2021), il Tour dei birrifici piemontesi (2022) e quello del Monferrato (2023), quest'anno è stata la volta di un viaggio nell’alto e basso Canavese, all’interno della provincia di Torino. Dal 6 al 9 giugno, 5 equipaggi tandem, affiancati da 2 ciclisti singoli e un autista (per un totale di 13 partecipanti) hanno percorso un itinerario di circa 350 km, alla scoperta di un territorio ricco di storia, cultura, eccellenze enogastronomiche.
Il percorso è stato suddiviso in quattro tappe. Giovedì 6 giugno gli atleti sono partiti dalla nostra sede di via Nizza 151 alla volta di Vico Canavese, con sosta a Castellamonte. Il secondo giorno (venerdì 7 giugno) il gruppo ha raggiunto Piverone, dopo aver attraversato diversi comuni dell’Eporediese. Sabato 8 giugno, l’itinerario si è snodato fin quasi a lambire il confine con la Valle d’Aosta, per poi raggiungere il comune di Cintano. Domenica 9 giugno gli equipaggi hanno fatto ritorno a Torino, passando per Cuorgnè e Valperga. Ogni giornata è stata, a sua volta, scandita in due semitappe, con soste per il pranzo e per scoprire il territorio. Qui l'itinerario completo. Nemmeno la pioggia, che in più occasioni ha reso più difficile il percorso, ha potuto fermare l'entusiasmo e la tenacia dei ciclisti.
Quello che il gruppo tandem ha appena attraversato è un territorio un po’ al di fuori dei tradizionali itinerari turistici, ma ricco di stimoli, bellezza e perle nascoste, tra la serra morenica di Ivrea, il fiume Dora Baltea, le colline che digradano dolcemente, i frutteti e i piccoli laghi. Lungo il percorso, gli atleti hanno visitato alcuni monumenti (come la chiesa e il battistero di San Ponso, in stile romanico, risalente al X-XI secolo), ma hanno anche potuto gustare eccellenze enogastronomiche, dai formaggi locali ai vini della zona, come l'Erbaluce e il Carema. Il tour del Canavese, dunque, è stato senz’altro un’avventura sportiva, ma anche molto altro: un viaggio culturale, oltre che un’ulteriore occasione per cementare solidi legami di amicizia, con quel gusto per l'autoironia che è il sale di queste esperienze.
Leggi il diario di viaggio (a cura di Marisa Marchica)
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